VIA-Programmazione e progettazione
Ultima modifica 20 gennaio 2025
La programmazione
Le opere pubbliche sono programmate dalle amministrazioni ogni anno, quando viene redatto, aggiornando quello precedente, il programma triennale dei lavori pubblici. Tale programma è deliberato contestualmente al bilancio di previsione e al bilancio pluriennale, contiene gli interventi dell'importo stimato maggiore o uguale a 150.000 euro, ed è ad essi allegato con l'elenco dei lavori da avviare nella prima annualità. I lavori di importo pari o superiore alla soglia di rilevanza europea (attualmente 5.538.000 euro), sono inseriti nell’elenco triennale dopo l’approvazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali e nell’elenco annuale dopo l’approvazione del documento di indirizzo della progettazione. I lavori di manutenzione ordinaria superiori a 150.000 euro sono inseriti nell’elenco triennale anche in assenza del documento di fattibilità delle alternative progettuali. I lavori, servizi e forniture da realizzare in amministrazione diretta non sono inseriti nella programmazione.
La progettazione
La progettazione in materia di lavori pubblici, si articola in due livelli di successivi approfondimenti tecnici: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo. Essa è volta ad assicurare:
a) il soddisfacimento dei fabbisogni della collettività;
b) la conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici, nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza delle costruzioni;
c) la rispondenza ai requisiti di qualità architettonica e tecnico-funzionale, nonché il rispetto dei tempi e dei costi previsti;
d) il rispetto di tutti i vincoli esistenti, con particolare riguardo a quelli idrogeologici, sismici, archeologici e forestali;
e) l’efficientamento energetico e la minimizzazione dell’impiego di risorse materiali non rinnovabili nell’intero ciclo di vita delle opere;
f) il rispetto dei principi della sostenibilità economica, territoriale, ambientale e sociale dell’intervento, anche per contrastare il consumo del suolo, incentivando il recupero, il riuso e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e dei tessuti urbani;
g) la razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni;
h) l’accessibilità e l’adattabilità secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di barriere architettoniche;
i) la compatibilità geologica e geomorfologica dell’opera.
Il progetto di fattibilità tecnico-economica individua, tra più soluzioni possibili, quella che esprime il rapporto migliore tra costi e benefici per la collettività in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire, e le caratteristiche dimensionali, tipologiche, funzionali e tecnologiche dei lavori da realizzare, compresa la scelta in merito alla possibile suddivisione in lotti funzionali. Consente, ove necessario, l’avvio della procedura espropriativa e contiene tutti gli elementi necessari per il rilascio delle autorizzazioni e approvazioni prescritte.
Il progetto esecutivo, in coerenza con il progetto di fattibilità tecnico-economica sviluppa un livello di definizione degli elementi tale da individuarne compiutamente la funzione, i requisiti, la qualità e il prezzo di elenco. E' corredato del piano di manutenzione dell’opera per l’intero ciclo di vita e determina in dettaglio i lavori da realizzare, il loro costo e i loro tempi di realizzazione.
Di regola, è redatto dallo stesso soggetto che ha predisposto il progetto di fattibilità tecnico-economica.
Per ogni opera l'amministrazione individua un responsabile unico del procedimento (RUP) per le fasi della programmazione, della progettazione, dell'affidamento, dell'esecuzione, con funzione di coordinamento, sorveglianza e controllo. Inoltre il RUP è l'interlocutore di riferimento per il cittadino relativamente a quel dato intervento.
I tecnici eseguono i rilievi, redigono i progetti, predispongono gli appalti in collaborazione con gli uffici amministrativi, seguono la realizzazione delle opere per la contabilità ed il controllo dell'esecuzione, risolvendo gli eventuali problemi sorti nel corso dei lavori.
Qualora le risorse interne non siano sufficienti l'amministrazione si avvale di incarichi esterni conservando le funzioni di RUP.
Normativa
Tra le norme principalmente utilizzate segnaliamo:
D.M. n.6792 del 05/11/2001, Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade
D.M. n.67/S del 22/04/2004, modifica del D.M. n.6792 del 05/11/2001, Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade
D.M. del 19/04/2006, Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali
NORMATIVA SPECIFICA (e molto altro) SULLE STRADE TRATTA DAL SITO TRAFFICLAB
D.M.14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni
Legge n.1086 del 05/11/1971 "Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato e precompresso ed a struttura metallica".
Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002
Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità
Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992, Nuovo codice della strada
Decreto del Presidente della Repubblica N. 495 del 16/12/1992, Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada
Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE
d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE».
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 giugno 2017, n. 120 Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell'articolo 8 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164
Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, Codice dei contratti pubblici
Per informazioni contattare il servizio di progettazione e direzione LL.PP. stradali c/o la Provincia di Asti, Piazza Alfieri, 33, 14100 Asti, Telefono 0141 43 33 94, strade@provincia.asti.it